Lun. Ott 7th, 2024

Una smart-land digitale, più peso alle discipline Stem al femminile, e poi telemedicina, didattica online, sviluppo della cultura della digitalizzazione. Il tutto coniugato con lo slancio del Pnrr e una educazione in chiave 4.0. E’ il terreno sul quale si muove il DigitalMeet 2021, il Festival che si svolge in tutta Italia e che si appresta al suo nuovo round a partire da martedì 19 ottobre.

Centinaia gli eventi in presenza e da remoto programmati fino al 23 ottobre con il minimo comune denominatore di un Paese che si muove con le risorse per il digitale.  

Presentato oggi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, la nona edizione di DigitalMeet si snoda in tutte le regioni italiane, con 150 eventi. Il racconto del Festival parte dalla considerazione che questa edizione si svolge “in un momento storico particolare, che vede una evoluzione culturale inattesa e la disponibilità di importanti risorse per la digitalizzazione grazie al Pnrr.

Le condizioni, insomma, per mettere realmente in pratica un programma strutturato di digitalizzazione capillare su vari ambiti soprattutto a livello di cultura e infrastrutture, ancora deboli” é stato sottolineato nel corso della presentazione al Senato cui hanno preso parte, tra gli altri, Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di Digitalmeet, il senatore dell’Udc Antonio De Poli e Maurizio Beretta, Responsabile Rapporti Istituzionali di UniCredit.  

Al nono DigitalMeet tutti gli eventi consentiranno di identificare i punti di debolezza e di forza su cui le risorse del Pnrr andranno investite attraverso incontri, seminari, convegni a cui partecipano le istituzioni e gli esperti dei settori coinvolti nel piano di sviluppo digitale. “Nell’anno e mezzo di pandemia, tutti i processi digitali hanno avuto un’accelerazione pari a quasi 7 volte rispetto al periodo precedente e noi siamo stati spinti inevitabilmente e velocemente verso la transizione digitale.

Circa 10 milioni di italiani si sono avvicinati a internet, modificando la propria percezione del digitale e rafforzando il suo utilizzo nelle attività quotidiane, da quelle più semplici alle più complesse” ha rilevato Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DigitalMeet.  

“Secondo l’indice Desi, il 58% degli italiani non ha le competenze digitali di base. E’ centrale il tema della formazione. E’ questa la mission del DigitalMeet, festival dedicato appunto all’alfabetizzazione digitale” ha sottolineato il senatore Udc Antonio De Poli. “

La svolta digitale che subirà un’accelerazione anche e grazie soprattutto alle risorse del Recovery richiede di indirizzare con lungimiranza il grande sistema dell’education investendo di più su formazione professionale, lauree Stem (Scienze, tecnologia, Ingegneria e Matematica) e creando strumenti a supporto della formazione continua” ha indicato De Poli rilevando inoltre che “l’innovazione oggi corre a ritmi sempre più veloci. E’ indispensabile porre le condizioni per un’educazione in chiave 4.0”.  

Nel corso della presentazione del DigitalMeet sono stati diffusi anche i risultati di una ricerca condotta da InfoCamere. “Secondo questa ricerca -a ha rilevato De Poli- il 25% delle imprese digitali sono femminili.

Il digitale, dunque, si veste di rosa soprattutto in due settori: data analysis ed e-commerce. Nel settore del data analysis il 30% delle imprese è guidato da donne, ad esempio. Ecco perché in ambito digitale – uno degli assi principali del Recovery – le donne potranno svolgere un ruolo chiave” ha affermato De Poli.  

Alla kermesse 2021 sul digitale, nata a Padova 9 anni fa, si parlerà del tema:

  • del coding come materia di studio nelle scuole;
  • dell’unione tra i centri cittadini e le periferie attraverso infrastrutture digitali in grado di riequilibrare le disuguaglianze;
  • del ruolo strategico delle donne nello sviluppo digitale.

    Con questi punti cardine la nuova edizione di DigitalMeet organizzata da Fondazione Comunica e I-Center Tag si conferma anche come il più grande evento di alfabetizzazione digitale del Paese.  

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